martedì 18 novembre 2008

Mie Goreng con Pollo e Verdure

Ci sono varie ricette di mie goreng indonesiano, ovvero i tagliolini all'uovo saltati, questa è la versione che faccio a casa. Un piatto unico molto semplice e veloce da fare. Dopo numerosi esperimenti, finalmente sono riuscita a trovare la ricetta che assomiglia di più a quelli che faceva la mia nonna materna, indonesiana con discendenze cinesi. Infatti, non penso che questo piatto sia al 100% indonesiano siccome si trova solitamente nei ristoranti Indo-cinesi. Sicuramente non sarà identico ai tagliolini saltati che mangiate in Cina. Penso che l'abbiamo adattato al palato indonesiano mettendoci la salsa di soia dolce nostrana, ketjap manis. E' molto diversa da quella cinese, ha un colore più scuro e la consistenza della melassa con il retrogusto di anice stellato. Se non riuscite a trovare la salsa di soia dolce indonesiana potete usare quella tailandese che si trova più facilmente nei negozi di alimentari asiatici.


Le verdure che si usano nei mie goreng di solito sono il cavolo bianco, i bok choy, le carote e i cipollotti bianchi, ma potete usare quelle che vi piacciono di più, a patto che siano resistenti a fiamma alta e abbiano una consistenza croccante anche dopo la cottura. Io uso spesso l'abbinamento di peperoni misti e carote, sia per la consistenza che per i colori. Come alternativa al pollo potete utilizzare la carne di maiale o i gamberetti puliti e sgusciati.


Per 4 persone:

320-350 gr di tagliolini all'uovo cinesi

3 cucchiai di olio d'arachidi + 1 per l'acqua di cottura dei tagliolini

200 gr di petto di pollo (tagliato a strisce sottili)

uno spicchio d'aglio

2 carote

mezzo peperone rosso

mezzo peperone giallo

mezzo peperone verde

mezza cipolla o un cipollotto

qualche goccia (3-4) di olio di sesamo

qualche goccia (3-4) di salsa di pesce tailandese

un cucchiaio salsa di soia Kikkoman

4 cucchiai di salsa di soia dolce, ketjap manis

sale e pepe q.b.


Mettete a bollire l'acqua salata con 1 cucchiaio di olio d'arachidi e fateci cuocere i tagliolini secondo l'indicazione scritta sulla confezione. Nel caso non sia segnalato, di solito ci vogliono circa 3-5 minuti (dipende dalla grossezza) per cuocerli. Scolateli e metteteli a parte. Mentre i tagliolini si cuociono, tagliate il petto di pollo a strisce di circa 1 cm e tutte le verdure a julienne, ovvero a listarelle sottili. Tritate l'aglio finemente e riducetelo a una crema con la lama del coltello.

Tenete tutti gli ingredienti, incluse le salse, a portata di mano in modo da poter essere pressi nel giro di pochi secondi, dato che la cottura deve essere fatta rapidamente e con una fiamma alta. Solo in questo modo si potrà avere il pollo e le verdure cotti al punto giusto. Il pollo sarà tenero e non stopposo mentre le verdure saranno croccanti e non mollicce.

Ora, mettete a scaldare un wok o un saltapasta (ricordate, su una fiamma alta!) e versateci circa 3 cucchiai d'olio d'arachidi. Metteteci l'aglio, mescolandolo con le bacchette o il mestolo. Quando l'aglio è quasi dorato (ci vogliono circa 10 secondi), versate velocemente il pollo e giratelo. Appena il pollo cambia col

ore e diventa bianco, aggiungete tutte le verdure. Salate (poco, siccome tutte le salse contengono già il sale), pepate e metteteci qualche goccia di olio di sesamo e salsa di pesce. Saltate (o mescolate) energicamente il tutto. Nel momento in cui le verdure diventano lucide e non più opache (dopo circa 4-5 minuti), unite i tagliolini, la salsa di soia salata Kikkoman e la salsa di soia dolce. Saltate o mescolate per bene con l'aiuto delle bacchette o di una pinzetta affinché la salsa avvolga uniformemente tutti i tagliolini. Aggiustate di sale e pepe se necessario. Servite subito quando è ancora fumante.

martedì 11 novembre 2008

Conserve di Pere Cotogne e Limone

Perdonate l'ignoranza ma non avevo mai visto questo frutto fino a qualche settimana fa quando è apparso nel mio negozio di frutta e verdure di fiducia. Ci vado sempre perché trovo tanta varietà di frutta e verdura di stagione (e non, a dire la verità) di buona qualità a prezzi ragionevoli. Volendo, quando mi manca casa, trovo anche la frutta esotica o dei frutti rari che, almeno per me, sono bizzarri come queste pere cotogne che, presa dalla curiosità, ho preso. Erano così belle e cicciotte ma, accidenti, quanto erano aspre! Poi mi sono ricordata che voi italiani fate la marmellata di mele cotogne! Et voilà, ho deciso di fare questa confettura di pere cotogne con i limoni di Liguria portati dai parenti di un amico di famiglia (grazie, Gianfranco!). Questi limoni erano così belli che mi sembrava un peccato usare solo il loro succo. Alla fine li ho tagliati a dadini e ho usato tutte le parti del frutto, sì, incluso la scorza e la parte bianca. Ah, ho buttato via i semini, però! :o)

per un barattolo di circa 350 ml:

1 pera cotogna (ca. 300-350 gr)
1 limone biologico

3/4 tazza (180 gr) di zucchero di canna

2,5 tazze di acqua


Sbucciate e tagliate la pera cotogna prima a strisce sottili poi a quadretti di circa 2x2 cm e il limone a dadini piccoli di circa 0,5x0,5 cm. Metteteli in una casseruola profonda insieme allo zucchero e mezza tazza d'acqua. Mescolate e cuocete il tutto a fuoco basso. Quando lo zucchero si è sciolto, versate l'acqua rimasta (2 tazze) e continuate a cuocere a fuoco lento per circa 2 ore, mescolando di tanto in tanto. Per capire se la composta è pronta, prendetene un cucchiaio e mettetela su un piattino, scuotetelo leggermente. Potete spegnere il fuoco se la composta corre solo leggermente, altrimenti fate cuocere ancora per poco. Se si crea un pò di schiuma, non vi preoccupate, quando avete spento il fornello, date qualche mescolata col mestolo alla composta e la schiuma scomparirà. Lasciate intiepidire e versate la composta in un barattolo sterilizzato. Chiudetelo e capovolgetelo per creare il sottovuoto.

Un consiglio, dato ché non ha un alto contenuto di zucchero, una volta aperto il barattolo, mettete la composta in frigorifero e consumatela subito. Potete anche mettere la composta in barattoli più piccoli in modo di poter consumarla poco alla volta.

Punto critico:

Se la composta rimane ferma quando fate la prova del piattino, vuol dire che avete cotto troppo e quindi si è caramellizzata. Per rimediare, aggiungete un pò di acqua e ricuocete la composta fino a ribollitura.