lunedì 3 febbraio 2014

Meatless Monday: Fideuá de Verduras



Ho riflettuto un pochino questo weekend. Conoscendomi, devo avere delle scadenze per mettermi a cucinare, fotografare e scrivere ricette per questo blog. Altrimenti tendo a tralasciarlo per altre cose che considero più urgenti: quelle che mi aiutano a pagare la rata dell'iPad per esempio! :p
Quindi, mi sono data una scadenza, ogni due lunedì posterò qui una ricetta senza carne, per sostenere l'iniziativa Meatless Monday o Meat Free Monday - Lunedì Senza Carne - che sta prendendo sempre più piedi nella blogosfera, soprattutto in quella Statunitense e Britannica. Farlo ogni lunedì mi sembra un po' troppo impegnativo! Andiamo per gradi direi, no? ;) Allora, a iniziare da quest'anno (di cavallo), cercherò di mantenere la promessa che, mal che vada, avrete due ricette vegetariane al mese. Potrebbe andare?

Bene, allora iniziamo con questa ricetta di fideuá de verduras che è già stata pubblicata nell'edizione invernale di Bontât. Cliccate pure il link accanto per sfogliare e scaricare gratuitamente le prime due edizioni di questa rivista ideata da Giulia e realizzata assieme ad altre amiche blogger: Alessandra, Chiara, Micaela e Valentina, delle quali ho parlato più volte in occasione degli eventi Friuli DOC e Ein Prosit.

Fideuá è un piatto tipico della zona costiera Valenciana, più precisamente della città di Gandía, dove tutt'ora gli è dedicato un concorso annuale. Prende il nome dalla parola fideu che vuol dire pasta o vermicelli in Valenciano. I vermicelli sono cotti in una padella piatta e larga con un bordo basso che si chiama paellera, la stessa che si usa, appunto, per fare la più famosa paella. Anche il procedimento della preparazione è il medesimo.
Su dice che la fideuá fu creata negli anni 30 dalla disperazione di un cuoco di bordo, Gabriel Rodríguez Pastor, e del suo aiutante, Juan Bautista Pascual. Al loro patron piaceva molto arroz a banda (riso cotto con il brodo di pescato, simile alla paella) che solitamente gli preparavano, al punto che non rimaneva mai nulla per i lavoratori. Un giorno, per dispetto, cambiò il riso con i vermicelli sperando, così, che il piatto sarebbe piaciuto di meno. Ma il trucco non funzionò e la fama della fideuá, successivamente, si diffuse quasi come quella della sorella maggiore, la paella.
Nella fideuá solitamente si mettono i crostacei e i pesci a polpa bianca, qui avrete la versione vegetariana. Visto il breve tempo di cottura, sicuramente è un piatto salvavita, potrete sfamare tanti ospiti senza dover stare tutto il giorno in cucina!

Per 3 porzioni

180 gr capellini spezzati
1 peperone rosso
100 gr fagiolini
1 pomodoro ramato
1/4 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino colmo di paprica affumicata (Pimenton de la Vera)*
0,03 gr zafferano in pistillo
Olio extra vergine di oliva
Sale

Brodo vegetale:
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla
1,5 l acqua circa
Sale grosso

Preparate il brodo vegetale mettendo tutti gli ingredienti in una pentola a fiamma media, con l'accortezza di mettere il sale solo quando l'acqua avrà preso il bollore. Abbassate la fiamma e tenetelo sempre caldo con una fiamma bassa per non farlo evaporare troppo. Può darsi che non vi occorra tutto il brodo, è sempre meglio averne di più.
Mettete lo zafferano in ammollo con mezzo mestolo di brodo. Tritate l'aglio e la cipolla finemente. Private il pomodoro dalla buccia e dai semi, quindi tagliatelo a minuscoli dadini.
Dividete il peperone a metà, levate il torsolo, i semi e i filamenti bianchi. Tagliate a dadini di 1 cm circa. Per dare un tocco Natalizio potete anche tagliarlo con un taglia biscotti a forma di stellina. Se non digerite bene il peperone, volendo, potete precedentemente sbucciarlo con l'aiuto di un pelapatate. Successivamente, tagliate i fagiolini a bastoncini di 1 cm circa.
Prendete una padella piatta di ferro o di inox con un diametro di 30 cm circa. Scaldate un po' di olio, sufficiente per velare il fondo della padella e fate appassire dolcemente la cipolla e l'aglio.
Unite i fagiolini assieme a un pizzico di sale e rosolate per un paio di minuti prima di aggiungere il pomodoro, il peperone e la paprica affumicata. Salate leggermente di nuovo e rosolate per altro paio di minuti. Aggiungete mezzo mestolo di brodo se vedete che le verdure stanno iniziando ad attaccarsi e le cipolle stanno dorando un po' troppo.
Distribuite i capellini spezzati omogeneamente su tutta la superficie della padella. Versate lo zafferano ammollato e aggiungete abbondante brodo fino a coprire i capellini di un centimetro di altezza.
Scuotete la padella, senza alzarla dalla fiamma, facendo un movimento circolare per distribuire meglio le verdure e i capellini. Lasciate a cuocere a fiamma media fino a quando il brodo sarà assorbito del tutto dalla pasta. Ci vorranno circa 5 minuti, ma dipende molto dalla grossezza della vostra pasta.
Assaggiate e valutate se vi piace la consistenza. Aggiungete ancora un filo di brodo se pensate sia ancora troppo al dente e proseguite fino a quando il liquido si sarà assorbito di nuovo.
Spegnete la fiamma, coprite la padella con un coperchio o un canovaccio pulito e inumidito e lasciate la fideuá a riposare per circa 10 minuti prima di servirla.


Note:
Come già accennato, potete usare la stessa ricetta per preparare la paella. Avrete però il bisogno di più brodo e più tempo per la cottura. Il riso usato per la paella è a chicco tondo, di una varietà che si chiama Bomba. Il riso originario nostrano è un buon sostituto.
La buona riuscita della fideuá e della paella si giudica dalla crosta, detta socarrat, che si crea sul fondo della padella. Dev'esserci per dare un sapore leggermente tostato ma non troppo; altrimenti saprà di bruciato.

*Pimentón de La Vera è una paprica affumicata D.O.P. della zona La Vera in Extremadura; fondamentale nella cucina spagnola per preparare tante pietanze della tradizione, incluse la paella e la fideuá. Si vende solitamente in latta o in un sacchetto di tessuto ed è disponibile in tre gradi di intensità; dulce (dolce), agrodulce (media) e picante (piccante). In Italia non è ancora molto diffusa ma si può trovare con facilità on-line.

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